Il sogno nel cassetto digitale: il cortometraggio di Camera Marche sui servizi digitali
C'è un uomo che una mattina si sveglia, con un sogno ancora fresco come il colore di una panchina appena verniciata. Il sogno di quest'uomo è creare arcobaleni. No, non può generarli dalle sue dita, ma può aprire un'impresa che produca arcobaleni, e può farlo con l'aiuto di Camera Marche, da pc.
Camera Marche offre i suoi servizi digitali online: tutti quelli relativi al Registro delle Imprese (l'anagrafe delle imprese), ma anche le attività legate alla registrazione di brevetti e marchi, alla mediazione, alla formazione, alla richiesta di certificati d'origine per l'export. Scopriteli a questo link.
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Per favore abilitali oppure gestisci le tue preferenzeQueste le versioni ridotte del cortometraggio dedicato ai servizi digitali della Camera di Commercio, si tratta di "pillole" in cui si presentano i singoli servizi suddivisi per temi.
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #1 REGISTRO DELLE IMPRESE
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #2 MARCHI E BREVETTI
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #3 SERVIZI PER L'ESTERO
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #4 MEDIAZIONE
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #5 FIRMA DIGITALE (CNS)
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #6 CODICE ATECO
IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE - #7 PUNTO IMPRESA DIGITALE
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IL SOGNO NEL CASSETTO DIGITALE
racconto dei servizi digitali della Camera di Commercio in forma di cortometraggio
Il sogno nel cassetto digitale racconta i servizi digitali della Camera delle Marche e di molte Camere di commercio.
È quello che si può fare stando al pc: moltissimo.
E non solo quanto attiene al registro delle imprese, giocoforza l'area dove si colloca la parte più preponderante dei servizi erogati on line. Ma anche quello che meno ci si aspetta: l'assistenza del punto impresa digitale, la formazione, l'informazione, la registrazione di marchi e brevetti, la mediazione.
Abbiamo scelto di farlo con un registro narrativo poetico e un po' vintage, perché ci sembrava più bello esteticamente e per evidenziare il contrasto con l'innovazione e il grado di tecnologia offerto dai servizi.
Se a servirsi dei servizi fosse un nativo digitale, un nipote di Steve Jobs, uno a suo completo agio su web, non ci sarebbe nulla di strano, ma l'idea che volevamo fare passare è che anche un aspirante imprenditore mediamente sprovveduto tecnologicamente può approcciare utilmente gli strumenti digitali.
Digitale. Digitare. L'impresa, come quasi tutto oggi, è sulla punta delle dita: lo shopping, le relazioni umane ticchettate su schermi di device.
Questo gesto e questa parola, digitatore, è stato il detonatore per immaginare il protagonista del corto: uno tizio che ha passato i 50 e non mastica troppo di mezzi tecnologici forse, ma è pieno di idee, con dita mobili come la telefonia o il lavoro dei tempi moderni. Le mani di un mago, le mani di un presti/digitatore.
Sogna di creare arcobaleni dalle sue dita, come fossero 10 bacchette magiche. E la scienza e la tecnologia possono soccorrerlo. Le stesse che mettono protesi, ci dotano di estensioni, di nuove terminazioni attraverso i terminali. Dove finiscono le nostre dita oggi comincia una tastiera, potremmo dire parafrasando una nota canzone. E il nostro mago usa i tasti del pc come quelli di un pianoforte, con lo stesso trasporto creativo di chi improvvisa o esegue una sinfonia.
La tecnologia è la nuova magia. In fondo con gli smartphone non abbiamo tutti in tasca una sfera di cristallo 24h su 24, che ci dispensa soluzioni, risposte, ci apre scorci nel tempo (le previsioni meteo) e nello spazio (facendoci incontrare su wa call video amici oltreoceano)?
Chi sogna e realizza i suoi sogni ricorrendo a immaginazione e soluzioni pratiche compie il suo miracolo quotidiano, e i miracoli esistono se siamo disposti a chiamare miracoli quegli spasmodici trucchi di radianza.
L'arcobaleno è un'illusione ottica, regalata dal ri/frangersi della luce su un cristallo. Il silicio monocristallino è alla base dell'industria elettronica, e la materia di cui sono fatti nostri schermi. L'arcobaleno è un archetipo: ponte biblico tra terra e cielo, inalberato dai balconi in lockdown a esorcizzare moderni diluvi universali, preso in prestito da chi reclama dignità nella differenza. È il ripostiglio dei sogni, pentole d'oro e regni a colori per fuggire a un presente grigio e disteso come il kansas. Come un elefante nel suo cimitero, come l'idea più diffusa di Pubblica Amministrazione.
Per questo il logo della Camera di Commercio si fa iridato e nella follia della stagione post apocalittica cerca di porsi come avamposto pratico, offre soluzioni e informazioni in modo trasognato e lieto, per questo abbiamo scelto un registro magicomico.
Il video valorizza, con i servizi camerali, maestranze, cast e location del territorio, la casa denominata Ca' Romanino, ubicata nella campagna di Urbino, sede di omonima Fondazione che tutela e valorizza patrimonio paesaggistico e architettonico, progettata dall'architetto Giancarlo De Carlo nel 1968.
Ca’ Romanino, sede della Fondazione Ca' Romanino presieduta da Sonia Morra, sorge in cima a un colle a circa 7 km. a nord di Urbino: la si raggiunge per una strada poderale che si stacca dalla provinciale Feltresca. L’edificio è stato progettato nel 1967 dall’architetto Giancarlo De Carlo per gli amici Sichirollo, in una delle aree di alta qualità ambientale e paesaggistica ancora esistenti nel territorio urbinate, come luogo di temporanei soggiorni con amici.
trasformazione in atto nella Città Ducale.
Dal 2002 (anno di fondazione dell’Associazione) Ca’ Romanino è diventata luogo, oltre che di accoglienza e di sosta, di incontri programmati, di scambio di idee ed elaborazione di progetti intesi a valorizzare il contributo dell’opera di De Carlo all’eccezionale patrimonio storico e artistico di Urbino. Nel 2010 ha visto riuniti quanti hanno partecipato all’ideazione e alla realizzazione del libro Ca’ Romanino Una casa di Giancarlo De Carlo a Urbino, che ha suscitato in un ampio pubblico, di architetti e non, interesse a visitare la casa e a godere dello straordinario contesto paesaggistico in cui è inserita, della sintonia di questa architettura con lo spirito del luogo.
https://www.fondazionecaromanino.it/
IL CORTOMETRAGGIO: è un progetto e una produzione di Camera di Commercio delle Marche, a cura dell'Ufficio Comunicazione (in collaborazione con Registro Imprese e Regolazione del Mercato e Promozione)
Presidente GINO SABATINI
Segretario Generale FABRIZIO SCHIAVONI
CON
Andrea Caimmi (che presta anche la voce narrante) attore anconetano, di lunga esperienza teatrale, è ospite nella stagione 2021 di TAU con la lezione recitata "Enea Profugo", vincitore del premio Franco Enriquez nel 2013 per la migliore drammaturgia e interpretazione per KORPUS POLSKI. Ha lavorato a numerose produzioni con la regia, tra gli altri, di Giampiero Solari e Alexander Zeldin. Nel "Giovane Favoloso" di Martone ha interpretato il ruolo di Raimondo, padre di Silvia.
REGIA, VFX E MONTAGGIO
Filippo Pesaresi
SOGGETTO SCENEGGIATURA E COSTUMI
Silvia Veroli
DOP E COLOR CORRECTION
Diego Menna
GRAFICA
Milena Storari
GIRATO A CA'ROMANINO, URBINO il 2/3 giugno 2021
Durata:
versione corto 5 min
versione di 7 cortissimi tematici 1 min circa
I cortissimi tematici sono dedicati a singoli servizi quali: attività del Registro Imprese, Avvio di Impresa, Deposito Brevetti e Marchi, Mediazione, identificazione Codice ATECO; Stampa in Azienda, Attività del PID