Orientamenti per una Strategia di Sviluppo Economico della Provincia di Macerata
Rapporti 2006/2014
:: Una strategia di sviluppo per le “aree interne” della Provincia di Macerata (dicembre 2013)
:: Strategie di sviluppo economico nel territorio della Provincia di Macerata (novembre 2012)
:: La intercomunalità nello sviluppo delle aree interne della Provincia di Macerata (dicembre 2010)
:: Il governo del settore culturale di Macerata (dicembre 2010)
:: Macerata città della cultura: strategie, politiche, azioni (gennaio 2010)
:: ADAM Accademia delle Arti di Macerata (gennaio 2010)
:: Pievebovigliana e Fiordimonte: un progetto di promozione turistica (novembre 2009)
:: Sistemi locali e interdipendenze territoriali nella Provincia di Macerata (settembre 2009)
:: Il Sistema Urbano di Macerata (luglio 2009)
:: Il Sistema Urbano di Tolentino (luglio 2009)
:: Il sistema territoriale di Civitanova Marche: treno urbano e mobilità sostenibile (novembre 2008)
:: L’Area Ceccotti di Civitanova Marche: sviluppo spaziale e qualità urbana (novembre 2007)
:: Il Sistema Territoriale di Pievebovigliana: Una Strategia di Sviluppo Turistico (settembre 2007)
:: La città in nuce di Civitanova Marche (novembre 2006)
Video interviste: Un progetto per le Aree Interne della provincia di Macerata
La Camera di Commercio di Macerata ha istituito nel 2006 un gruppo di lavoro per analizzare le trasformazioni dell'economia della provincia e contribuire alla costruzione e attuazione di una strategia di sviluppo economico per il prossimo decennio. Dal 2007 anche la Fondazione CARIMA partecipa alla realizzazione di questa iniziativa.
I materiali prodotti dal gruppo di lavoro - analisi, riflessioni, politiche, progetti - sono stati pubblicati sul sito web del progetto, con l'obiettivo di contribuire al processo di apprendimento collettivo che condurrà all'identificazione di una strategia condivisa capace di declinare efficacemente gli obiettivi della sostenibilità ambientale e sociale.
Questo itinerario di riflessione è iniziato con la 5ª Conferenza programmatica dell'economia provinciale (novembre 2005) e i materiali prodotti dal gruppo di lavoro sono stati presentati e discussi durante le successive Conferenze programmatiche e in diverse iniziative pubbliche:
Un progetto per le aree interne della provincia di Macerata
San Severino Marche - 29 novembre 2013
Le aree interne della Provincia di Macerata. Una strategia di sviluppo economico
Macerata - 19 giugno 2013
La Costruzione delle Politiche di Sviluppo Locale nella Provincia di Macerata
Macerata - 13 dicembre 2012
La Valle del Potenza: organizzazione spaziale e sviluppo economico di un territorio periurbano - Macerata 15 novembre 2011 - La Valle del Potenza è oggi, dopo cinque anni di intenso sviluppo spaziale, un sistema territoriale molto complesso. La sua complessità emerge quando si considerano insieme le quattro dimensioni fondamentali che caratterizzano questo territorio da una prospettiva economica.
La Valle del Potenza:
- continua ad essere un sistema agricolo: gran parte del suolo è utilizzato nell'ambito dei processi produttivi del settore agricolo;
- è un sistema insediativo a carattere residenziale ma, soprattutto, industriale, una funzione che è cresciuta considerevolmente negli ultimi anni;
- è un sistema logistico, una piattaforma della mobilità provinciale;
- è, infine, un sistema paesaggistico – paesaggio agrario e fluviale – con fondamentali funzioni ecologiche, idro-geologiche e ricreative.
L'incontro ha permesso di riflettere sulla necessità di un progetto di sviluppo integrato per il territorio della Valle del Potenza, che sia in grado di affrontare congiuntamente le quattro dimensioni ora richiamate. Esse sono, infatti, interdipendenti da una moderna prospettiva di pianificazione. Ciò richiede interventi di regolazione orientati al medio-lungo periodo, elaborati e realizzati su base intercomunale e provinciale.
Forum: La valorizzazione dei centri storici minori della provincia di Macerata - Loro Piceno 24 marzo 2011 - La provincia di Macerata - come le Marche - ha un'organizzazione territoriale caratterizzata dalla presenza di numerosi "centri storici". Sono insediamenti di elevato valore storico-architettonico che fino agli anni Cinquanta si identificavano con la città, alla quale si opponeva il contado, lo spazio agricolo circostante di cui erano il centro di gravità sociale, economico, simbolico. Lo sviluppo spaziale degli ultimi cinque decenni ha profondamente modificato l'organizzazione territoriale della provincia di Macerata e ne ha ridefinito i "punti focali". La concentrazione delle attività commerciali e di socializzazione - ma anche delle attività industriali - unitamente alle espansioni edilizie "fuori le mura" hanno fatto perdere a quasi tutti i centri storici gran parte delle loro funzioni. Molto del loro capitale edilizio non è utilizzato o è utilizzato in modo incongruo e le risorse per manutenere il capitale pubblico e privato sono insufficienti. Con questo incontro la Camera di Commercio ha iniziato un percorso di riflessione sui centri storici della provincia di Macerata, sulla loro valorizzazione, sul contributo che essi possono dare allo sviluppo economico nel prossimo decennio. I centri storici sono, oggi, una delle componenti fondamentali del "capitale territoriale" della provincia, un capitale che deve tornare ad essere utilizzato sulla base di un progetto integrato di sviluppo territoriale.
Forum: Le produzioni agricole del territorio - Serrapetrona 2 dicembre 2010 - Le Marche - e, in particolare, la provincia di Macerata - hanno per molti anni sottovalutato le grandi potenzialità economiche e sociali dell'agricoltura marchigiana, potenzialità che nascevano dalla straordinaria complessità e varietà territoriale create dalla storia agricola della Regione. Negli ultimi due decenni, in alcune aree delle Marche l'agricoltura di qualità ha mostrato un notevole dinamismo. Anche nella provincia di Macerata sono state avviate esperienze di grande interesse economico, sociale e culturale, le quali, tuttavia, non hanno ancora ricevuto il sostegno necessario. In generale, la provincia di Macerata - una provincia che ha espresso un'accelerata dinamica manifatturiera - sembra non avere ancora la piena consapevolezza delle potenzialità dell'agricoltura di qualità per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Ma l'agricoltura di qualità può svolgere un ruolo fondamentale nella transizione dell'economia maceratese verso un nuovo modello di sviluppo in grado di reggere la competizione territoriale in questa nuova fase dell'economia europea e mondiale. E può farlo sia direttamente, generando reddito, che indirettamente, assicurando la qualità ambientale e territoriale che sono la base economica di altri settori produttivi.
Forum: Servizi alla popolazione e all'economia del territorio - Caldarola 30 novembre 2010 - Dopo una lunga fase di declino demografico, negli ultimi due decenni le aree interne della provincia di Macerata hanno manifestato molti segni - benché incerti e contraddittori - di dinamismo economico. Nello stesso periodo, tuttavia, nella società italiana ha preso corpo una strategia di "razionalizzazione" dell'offerta dei servizi pubblici, che ha condotto a una drastica riduzione della qualità e della quantità dei servizi offerti localmente alla popolazione e al territorio - processo che sembra essere soltanto all'inizio. Inoltre, le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione stanno modificando radicalmente la relazione spaziale tra domanda e offerta di servizi, aprendo scenari completamente nuovi. A questi fenomeni generali si deve aggiungere che nella provincia di Macerata le nuove infrastrutture per la mobilità in corso di realizzazione modificheranno profondamente le relazioni territoriali e, di conseguenza, la localizzazione dell'offerta dei servizi pubblici e privati. Su questo sfondo, è evidente la necessità di un progetto di pianificazione dell'offerta dei servizi alla scala territoriale delle aree interne della provincia di Macerata. Ma un progetto in questo ambito deve nascere dal basso, da una discussione tra le diverse comunità locali che conduca a una proposta sostenibile e operativa.
Il governo del settore culturale di Macerata - 26 novembre 2010 - Alla base della produzione culturale nel sistema di Macerata vi è una complessa matrice di flussi finanziari e di decisioni di allocazione delle risorse economiche. Tra agenti pubblici, semi-pubblici e privati che erogano o impiegano risorse, agenti che effettuano la produzione di beni culturali e agenti che effettuano la manutenzione del capitale culturale si è stabilito nel tempo un complesso sistema di relazioni economiche che in modo continuo alimenta il processo di produzione e definisce la tipologia e la quantità prodotta di beni culturali. L'incontro si è posto l'obiettivo di definire i presupposti istituzionali per un coordinamento stabile tra soggetti che finanziano la produzione di beni culturali - un coordinamento finalizzato a ottimizzare l'impiego delle risorse e orientare la produzione di beni culturali permettendo di sfruttare le esternalità positive, chiave fondamentale per raggiungere pienamente l'obiettivo "Macerata città della cultura".
La Valle del Potenza. Per uno sviluppo territoriale sostenibile - 8 ottobre 2010 - La Valle del Potenza, in particolare nel suo tratto medio-basso, ha avuto negli ultimi decenni una dinamica territoriale peculiare. A fronte di una limitata espansione del sistema degli insediamenti residenziali, in essa è avvenuta una consistente espansione degli insediamenti produttivi, essendo diventata lo spazio nel quale i comuni dei due versanti hanno localizzato le loro aree industriali. La Valle del Potenza conserva, tuttavia, un forte carattere agricolo e presenta numerosi sottosistemi territoriali di elevata qualità ambientale e paesaggistica. Negli ultimi anni è iniziata una nuova e intensa fase di sviluppo spaziale, la quale sembra prendere forma al di fuori di una pianificazione territoriale integrata. Durante il convegno sono state proposte una riflessione sulla dinamica di sviluppo spaziale della Valle del Potenza, evidenziandone criticità e potenzialità, e le linee guida per una pianificazione territoriale coerente con l'obiettivo della valorizzazione del capitale territoriale e dello sviluppo sostenibile.
Il settore culturale di Macerata - Azioni e politiche di crescita occupazionale - 12 gennaio 2010 - I cambiamenti nella divisione internazionale del lavoro impongono a gran parte delle città italiane un adeguamento della loro struttura produttiva, finalizzato allo sfruttamento dei vantaggi competitivi di cui dispongono. ln termini di capitale umano, capitale storico-artistico, profilo identitario e organizzazioni, Macerata ha, oggi, un'elevata potenzialità di espansione occupazionale nel settore dei beni culturali. Nessuna altra città delle Marche possiede lo stesso potenziale evolutivo in questo specifico settore. Appare quindi evidente che, in risposta alle sfide poste dalla globalizzazione, si debbano identificare e attuare delle politiche pubbliche che, nell'arco di cinque anni, conducano a un consistente incremento del valore aggiunto generato da questo settore. Durante l'incontro è stata presentata una "strategia di crescita del settore dei beni culturali di Macerata", vale a dire un sistema integrato di azioni pubbliche finalizzate ad espandere la produzione delle diverse tipologie di beni culturali e ad accrescere l'impatto economico locale della produzione stessa.
Metropolitana di superficie e mobilità sostenibile nel sistema urbano di Civitanova Marche - 22 ottobre 2009 - Durante l'incontro sono stati presentati e discussi gli schemi progettuali (master plan) delle stazioni ferroviarie di Trodica di Morrovalle e dell'area commerciale "Aurora". I materiali elaborati costituiscono un ulteriore passo lungo il percorso di riflessione avviato da Camera di Commercio, Provincia e Fondazione Carima sulle modalità di valorizzazione della tratta ferroviaria Civitanova Marche-Albacina, un'infrastruttura di straordinaria rilevanza per il territorio della provincia di Macerata. Da una parte, essa permette di reinterpretare in chiave di sostenibilità ambientale la mobilità; dall'altra, permette di connettere tra loro e con le altre regioni italiane i principali sistemi locali della provincia di Macerata.
Il settore culturale del sistema urbano di Macerata. Lineamenti per una strategia di sviluppo - 7 luglio 2009 - Nel sistema urbano di Macerata si è sviluppato negli anni un settore culturale che, se sostenuto da efficaci politiche, potrà diventare un importante motore dell'economia locale. Dalle analisi emerge con chiarezza la necessità di delineare una strategia di sostegno integrata che coinvolga gli attori privati e pubblici che operano in questo settore nell'identificazione della migliore allocazione delle risorse finanziarie disponibili, nella pianificazione degli eventi, nell'organizzazione della produzione. Gli elementi da cui partire, che esprimono le potenzialità di sviluppo del settore, sono l'attuale scarso utilizzo del capitale umano e del capitale storico-architettonico presenti nel sistema, la troppo bassa interdipendenza tra i diversi processi di produzione dei beni culturali e le elevate "dispersioni" territoriali di tali processi che ne riducono l'impatto economico locale. Nell'incontro, dopo aver analizzato l'attuale organizzazione del settore culturale a Macerata, sono stati presentati i lineamenti di una strategia di sostegno alla produzione dei beni culturali, con l'indicazione di politiche, interventi e azioni in grado di trasformare Macerata in una "città della cultura" nei prossimi dieci anni.
La produzione di beni culturali a Macerata: attori e strategie - 29 maggio e 4 giugno 2009 - La formazione universitaria e post-universitaria, il turismo culturale, gli spettacoli teatrali e musicali, l'allestimento di mostre, la produzione di libri sono alcune delle attività che conducono alla produzione di "beni culturali". Si tratta di beni per i quali nelle società europee — e, certamente, anche in Italia — vi è stato un significativo aumento della domanda negli ultimi decenni. E proprio in relazione alla domanda crescente di beni culturali alcune città, ritenendo di avere in questo ambito dei vantaggi competitivi, si sono proposte nella divisione internazionale del lavoro come "città produttrici di beni culturali", provando a specializzarsi in questo settore. Con l'eccezione di alcune "città d'arte" di rilievo mondiale, non ci sono città che hanno un'economia basata sulla produzione ed esportazione di beni culturali; vi sono, tuttavia, città nelle quali il settore culturale ha un numero di addetti elevato e contribuisce in misura significativa al benessere economico della società locale. Su questo sfondo, ci si può porre la seguente domanda: "Quale ruolo può svolgere il settore culturale nello sviluppo economico di Macerata? Sono presenti le condizioni affinché si possa consolidare una significativa produzione (ed esportazione) di beni culturali nel sistema locale di Macerata?" Il fatto che a Macerata vi sia già una rilevante produzione di alcuni beni culturali suggerisce certamente di porsi queste domande. Questi incontri sono nati con i seguenti obiettici: a) iniziare un percorso di riflessione comune sul ruolo del settore culturale, sul processo di finanziamento pubblico della produzione di beni culturali e sulla strategia di manutenzione del patrimonio storico-architettonico; b) gettare le basi di un'indagine conoscitiva sugli attuali "processi produttivi" e sulle necessità finanziarie e organizzative degli agenti pubblici e privati che nel sistema urbano di Macerata svolgono un ruolo fondamentale nell'ambito della produzione di beni culturali.
Macerata: Città della Cultura - 20 aprile 2009 - In Europa molte città hanno iniziato a promuovere lo sviluppo del "settore culturale" per ragioni economiche, per accrescere localmente occupazione e reddito, esternalità e innovazione. Essere una "città della cultura" significa, certamente, essere in grado di offrire ai cittadini la possibilità di consumare localmente "beni culturali", diventati nelle società avanzate così importanti nel definire il benessere economico. Ma significa anche costruire un'economia intorno alla loro produzione e al loro consumo. Può Macerata diventare una "città della cultura"? Esistono le condizioni affinché il "settore culturale" possa espandersi in misura significativa, diventando una parte importante della base economica della città? Macerata sembra disporre del capitale storico-artistico e del capitale umano per diventare una "città della cultura". Ma, affinché ciò avvenga, è innanzitutto necessario definire una strategia integrata, sostenuta dai principali attori sociali e dalla comunità locale nel suo insieme. Il convegno - ha affrontato questo tema, cercando di rispondere alla seguente domanda: Quale strategia, quali interventi per trasformare Macerata in una "città della cultura"?
Conservazione e sviluppo economico: una strategia per il territorio dei Monti Sibillini - 13 dicembre 2008 - L'incontro ha segnato l'inizio di una fase di riflessione sulle traiettorie di sviluppo dei territori della Comunità Montana dei Monti Azzurri e della Comunità Montana di Camerino, caratterizzati da una straordinaria valenza culturale, paesaggistica e naturalistica. Sullo sfondo dei profondi cambiamenti determinati dalle nuove infrastrutture in corso di realizzazione e dal recupero del patrimonio architettonico avvenuto negli ultimi anni, dei cambiamenti istituzionali e dei nuovi orientamenti delle politiche UE per le aree rurali e montane, si impone la necessità di una riflessione che conduca a un'attenta pianificazione dello sviluppo spaziale ed economico nel prossimo decennio, per evitare il rischio dell'omologazione territoriale e, nel medio-lungo periodo, del declino economico.
Progetto di valorizzazione urbana: l'Area Centrale del sistema territoriale di Civitanova Marche - 30 ottobre 2008 - Il progetto presentato riguarda il "punto focale" principale del sistema urbano di Civitanova Marche: una vasta area nella quale si concentra una parte rilevante delle attività di scambio di beni e servizi e delle attività di socializzazione della popolazione dell'intero sistema urbano; un'area, inoltre, che si caratterizza, storicamente, come il sistema residenziale identitario del Comune. Quest'area presenta gravi forme di dis-equilibrio: a) congestione del traffico; b) inquinamento atmosferico; c) interferenza auto/pedoni; d) capitale edilizio non utilizzato; e) un diffuso – ed elevatissimo – livello di degrado degli spazi pubblici e semi-pubblici. Se la tendenza al peggioramento dei fattori critici continuerà, si avrà una considerevole e rapida riduzione delle attività commerciali, di socializzazione e residenziale (soprattutto se altri luoghi centrali della provincia diventeranno più competitivi in termini di qualità e se altri "punti focali" all'interno del sistema urbano saranno attivati o riqualificati). Questo studio delinea un insieme di interventi preliminari ma necessari per perseguire l'obiettivo di rimuovere – attraverso un processo graduale, partecipato e osservato negli effetti che produce – i fattori di criticità e per determinare un completo recupero del capitale edilizio e una definitiva riqualificazione degli spazi pubblici e semi-pubblici. Gli interventi proposti alla discussione sono il primo passo di un itinerario di transizione verso un sistema urbano che rispetti i vincoli della sostenibilità ambientale e gli standard di qualità urbana europei, obiettivi che richiedono un profondo cambiamento del modello di mobilità che prevale oggi nel sistema urbano di Civitanova Marche.
La qualità urbana dei "luoghi centrali": il caso di Civitanova Marche - 30 maggio 2008 - In Italia e in Europa la qualità urbana è oggi un fondamentale campo di intervento pubblico. Da alcuni anni la qualità urbana è diventata – e lo sarà ancor più nei prossimi due decenni – uno dei fattori di "competitività territoriale" più importanti. La qualità urbana è certo importante per le imprese che hanno bisogno di un territorio per le loro strategie di sviluppo, capace di sostenere non solo la localizzazione di fabbriche ma anche le attività terziarie avanzate e le funzioni di controllo delle imprese, attività sempre più importanti che tendono a concentrarsi nelle città con caratteri urbani di elevata qualità estetica e funzionale. Ma essa è anche importante per la società locale, perché contribuisce direttamente al suo benessere economico. Su questo sfondo si colloca la riflessione sulla riqualificazione urbana e funzionale del centro storico di Civitanova Marche, comune che ha un'importanza strategica per lo sviluppo economico della provincia di Macerata, centro di gravitazione del sistema urbano più importante della provincia. Si tratta di un "luogo centrale" per il quale la sostenibilità ambientale e la qualità formale e funzionale dei suoi spazi sono obiettivi imprescindibili per generare le esternalità e ospitare i servizi funzionali ai processi di produzione, scambio e socializzazione degli individui.
Il sistema urbano di Civitanova Marche: metropolitana di superficie e mobilità sostenibile - 8 febbraio 2008 - L'infrastruttura ferroviaria che collega Civitanova Marche ad Albacina, e in particolare la tratta Civitanova Marche-Montecosaro Scalo, è da molti anni un tema di dibattito. L'incontro è stato utile per mettere in evidenza come lo sviluppo spaziale avvenuto negli ultimi decenni in quest'area abbia aperto la strada a una nuova modalità di utilizzo di questa infrastruttura. Dato lo sviluppo insediativo della Bassa Valle del Chienti, la linea ferroviaria attraversa oggi un sistema insediativo integrato – l'area urbana funzionale di Civitanova Marche – nel quale si sono localizzate funzioni residenziali, industriali, terziarie, ricreative. Ciò apre concretamente la possibilità di utilizzare questa infrastruttura – integrata da percorsi urbani pedonali e ciclabili – per offrire un efficiente servizio di metropolitana di superficie.
Civitanova Marche nella provincia di Macerata: mobilità, qualità urbana, sviluppo economico - 6 dicembre 2007 - Civitanova Marche ha un ruolo strategico nello sviluppo territoriale della provincia di Macerata. Nodo logistico della provincia per l'intersezione nel suo territorio delle principali infrastrutture di trasporto, Civitanova Marche è anche il punto focale dei processi di scambio e di socializzazione di un sistema urbano (interprovinciale) di 140.000 abitanti, nonché un polo di attrazione per l'intero territorio provinciale. Le scelte di sviluppo spaziale e urbano di Civitanova Marche influenzeranno profondamente la traiettoria di sviluppo economico della provincia. Durante l'incontro è stata condotta una riflessione sull'importanza strategica del territorio per una mobilità sostenibile, alla luce dell'interdipendenza territoriale tra i sistemi locali della provincia di Macerata.
Progetto di valorizzazione dell'area di Pievebovigliana - 22 settembre 2007 - Il "Piano di sviluppo turistico per il sistema territoriale di Pievebovigliana" – con la dettagliata indicazione di obiettivi operativi, strumenti di intervento, risorse richieste, attori coinvolti, percorso istituzionale – è un ulteriore, importante passo nel percorso di riflessione sugli scenari di sviluppo economico della nostra provincia, un percorso che la Camera di Commercio di Macerata ha iniziato da alcuni anni, documentato dai numerosi seminari e incontri organizzati e dai materiali (studi, analisi, valutazioni, proposte progettuali) disponibili sul sito web del progetto. Il sistema locale di Pievebovigliana – che comprende un'area più vasta di quella delimitata dai confini comunali – ha rilevanti risorse paesaggistiche, storico-architettoniche e umane, oggi scarsamente utilizzate. Porre l'attenzione su queste potenzialità, mostrando quale possa essere la via per valorizzarle, sotto il vincolo della sostenibilità ambientale e nell'ambito del quadro concettuale della politica territoriale dell'Unione Europea, costituisce l'obiettivo del progetto.