Indagine Unioncamere - Dintec sui brevetti internazionali depositati dall'Italia - anno 2022
ll PCT (Patent Cooperation Treaty) o Trattato di Cooperazione in materia di Brevetti è un trattato multilaterale gestito dalla WIPO (World Intellectual Property Organization), al quale ad oggi aderiscono 157 Stati Contraenti.
Il Trattato ha lo scopo di facilitare la richiesta di protezione per una invenzione simultaneamente in più Paesi, depositando un’unica domanda internazionale di brevetto presso l’Ufficio Ricevente (RO) di uno degli Stati membri, anziché diverse domande nazionali/regionali presso gli Uffici competenti di ciascuno di essi.
Il brevetto internazionale, conosciuto anche come PCT dal nome del Trattato di cooperazione istitutivo “Patent Cooperation Treaty”, configura una procedura unificata di deposito, che consente, con una sola domanda, di estendere il brevetto in tutti i 157 Paesi attualmente aderenti alla convenzione.
Questa procedura unitaria è gestita appunto dalla WIPO di Ginevra. Solo i residenti o coloro che hanno nazionalità in uno dei Paesi aderenti alla convenzione PCT hanno diritto a depositare una domanda di brevetto Internazionale PCT.
Nel corso dell’anno 2023, Unioncamere e Dintec – Consorzio per l’innovazione tecnologica hanno avviato un’interessante rilevazione focalizzata proprio sui dati relativi ai titoli internazionali di proprietà industriale, a partire dai brevetti depositati dai residenti italiani presso la WIPO nel 2022.
I dati, consultabili nelle tavole allegate, fanno emergere che il totale delle domande italiane di brevetto estese a livello internazionale (PCT) sono state in totale 3598 di cui 1434 nell’area nord-ovest dell’nostro Paese (ricomprendente il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Lombardia, la Liguria), 1247 nell’area nord-est (Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), 650 nel centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), 268 nel sud e nelle isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Per quanto riguarda specificatamente le Marche, i brevetti depositati da richiedenti aventi sede/indirizzo nella nostra Regione ed estesi a livello internazionale sono stati in totale 73 così suddivisi fra le cinque province: 13 con provenienza Pesaro Urbino, 31 Ancona, 11 Macerata, 7 Ascoli Piceno, 11 Fermo.
A livello nazionale, rispetto alle 3598 domande depositate come brevetto internazionale, n. 2918 (81,1%) sono state depositate da imprese, 295 (8,2%) da Enti di ricerca e 385 (10,7%) da soggetti privati. Anche nel caso delle Marche si conferma questo trend secondo cui sono soprattutto le imprese a ricorrere alla tutela, a livello internazionale, del proprio brevetto: sono, infatti, in totale 49 (67,2%) rispetto alle 73 domande presentate, risultano, poi 3 Enti di ricerca (3,4%) e 21 soggetti privati (29,3%).
Provando invece a classificare i depositi internazionali secondo le prime otto sezioni della classificazione armonizzata CPC - Cooperative Patent Classification (A – Necessità umane • B – Operazioni e Trasporti • C – Chimica e metallurgia • D – Tessile • E – Costruzioni • F – Meccanica • G – Fisica • H – Elettricità), il settore tecnologico nel cui ambito risulta il maggior numero di domande italiane estese a livello internazionale è quello delle “tecniche industriali e trasporti” (999 brevetti), a seguire “necessità umane “ (913) e “fisica” (449).
Per le Marche, invece, i 73 brevetti estesi a livello internazionale evidenziano una prevalenza nel settore “necessità umane” (n.25), poi di seguito “tecniche industriali e trasporti (n. 15), “meccanica, illuminazione e riscaldamento” (n.10), “chimica e metallurgia” (7), “costruzioni fisse”, “fisica”, “elettricità” (tutte e tre con n. 5 brevetti) e, infine, “prodotti tessili” (n. 1).